Counseling
Rivolgersi a un counselor può essere utile a favorire il superamento di momenti delicati o di disagio, legati a una situazione (solitudine, ansia) o un avvenimento specifico (trasferimenti, cambi di lavoro) o, ancora, a una fase di cambiamento evolutivo (adolescenza, gravidanza, menopausa) o di vita (separazioni, lutti).
Il counselor è infatti colui che crea le condizioni e sostiene un processo di cambiamento attivo a beneficio della persona e dei contesti sociali in cui interviene.
Il counseling non è una terapia, ma un aiuto efficace nella ricerca di nuova armonia, benessere personale e relazionale, che porta la persona a conseguire più consapevolezza di sé e delle proprie risorse.
Attraverso la definizione e l’attraversamento di problemi specifici e circoscritti, il counselor affianca il cliente in una serie di colloqui che andranno a delinearsi come un percorso breve ma estremamente valido, legato al qui e ora, per rafforzarne le capacità di autodeterminazione.
Il counseling professionale è un’attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità della vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione.
Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.
È un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, relazionale.
Definizione adottata da
AssoCounseling – Associazione professionale di categoria
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