Art & Culture

Art & Culture – Tra Dire e Scrivere

La parola mi affascina da sempre. Scritta e masticata.

Attraverso gli studi letterari e la pratica teatrale ne ho indagato le manifestazioni artistiche, esplorando le possibilità di una scrittura che scaturisce dall’amore per la plasticità della parola e per il silenzio che la genera e la vivifica.

Da qui la sperimentazione di stili differenti e intersezioni mediatiche, anche frutto della corrispondenza a sguardi altrui.

Per la Scena

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Dettaglio di foto di scena di F. Mariotti da “In-boscati. Il cammino dello sguardo #4. Campsirago | Ikariotico” di ScarlettineTeatro, Campsirago Residenza

Masticare la parola, darle un corpo, uno spazio e un tempo.

Uscire dalla bidimensionalità bianconera della pagina, andare oltre la relazione duale, per farla (ri)vivere e crescere e mutare, anche, nella restituzione dell’incontro vivo, prima con chi la interpreta, poi con chi, attraverso questi, ne fruisce.

Si collocano qui numerosi testi drammaturgici, frammentari e non, dedicati alla ricerca, alla formazione e alla produzione teatrale, nati talvolta anche dall’impasto con altre scritture, spesso grazie all’incontro e al dialogo con altri artisti − performer, drammaturghi, registi −, affinati anche attraverso la pratica scenica, talvolta condivisi con mani altrui, non sempre destinati all’incontro col pubblico.

Per gli Occhi

Mettere nero su bianco, così si dice.

Io, il nero, preferisco metterlo con, tra il bianco.
Rispettando il silenzio che dà ritmo, assieme alla parola scelta.

Così sono i miei testi pensati per la pagina, talvolta nati dal dialogo con sguardi altrui, siano pubblicati o meno.

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Le “impressioni” di studioblu: immagini e parole stampate, piccole tracce, emozioni. Impressioni, appunto. Una collana, nata per raccogliere una serie di libri d’artista, che racchiudono fotografie di Beatrice Pavasini e parole di Barbara Pizzo