Pensare Site Specific
Togliere gli occhiali può aiutare, se come me li si porta. Almeno in principio.
È un po’ come spogliarsi della prospettiva che ci è abituale. E dispone a un ascolto nuovo, più incline a cogliere vibrazioni sottili, a cui magari indossandoli faremmo meno caso.
Ascoltare quel che un luogo ha da raccontare, prima di immaginare, e solo dopo, da quelle sue storie, ri-creare. Questo è per me pensare site specific.
Entrare nelle linee e nei colori di un paesaggio, sia esso urbano o rurale poco cambia, ché a mutare è il cosa, forse il come si percepisce, non il come ci si avvicina. Penetrare nei suoi rumori e ritmi, schiuderne le storie tradotte nel tempo dalle forme e dalle persone che li abitano e contribuiscono a rendere ogni paesaggio quello che è.
Con tutto questo, entrare in connessione e portare quel poco di nuovo che basta a generare una scintilla di trasformazione buona, di reinvenzione accorta e rispettosa. Perché anche nell’azione a contrasto occorre prima aver accolto e interpretato le leggi non scritte di quell’unico e irripetibile equilibrio. E il contrasto diverrà effimero, accolto come sarà, a quel punto, da quel paesaggio che lo ospita, o ne sarebbe respinto.
Questo è, per me, pensare site specific.
Accada in uno spazio urbano o nella natura. E nelle diverse declinazioni che un progetto può assumere, attraverso i vari linguaggi in cui un progetto può esprimersi.
È stato così per tutti i miei progetti site specific.
Anche per In tutti i sensi, che ho ideato e realizzato assieme a Martino Correggiari, Chiara Porretta ed Elena Romani, firmandoci Gruppo Bracco, e per In-boscati. Il cammino dello sguardo, che ho ideato con Michele Losi, Anna Fascendini e Joseph Scicluna e realizzato nelle prime quattro tappe, tra il 2011 e il 2013 per ScarlattineTeatro – Campsirago Residenza.
IN TUTTI I SENSI (2011) | intuttiisensi.weebly.com
ideazione, progettazione, coordinamento e cura del progetto di arte partecipata site specific a favore di Barco, quartiere periferico della città di Ferrara, che, dopo aver coinvolto oltre sessanta residenti sulla percezione e la storia del quartiere nella fase di ricerca su campo, è divenuto installazione permanente, diffusa sul territorio
vincitore bando Giovani Talenti (promotore Comune di Ferrara, 2010), firmato Gruppo Bracco
IN-BOSCATI. Il cammino dello sguardo (2011-) | www.campsiragoresidenza.it
spettacolo site specific tout public | installazione nella natura
durata 60 minuti
debutto 2011
da un’idea di Michele Losi, Anna Fascendini, Barbara Pizzo, Joseph Scicluna | musiche dal vivo Adalberto e Andrea Ferrari | installazioni nella natura Anna Turina | prodotto da Campsirago Residenza
Nel solco del teatro nel paesaggio, In-boscati è un progetto artistico site specific, capace di generare performance che siano fortemente radicate al territorio in cui nascono e vengono presentate. Intendiamo radicate non nel senso dell’essere ancorate, ma nelle accezioni più vive e vitali dell’offrire nutrimento, del tenere più che del trattenere.
Perché le performance vivono della (nella) relazione con il luogo in cui sono agite e con gli spett-attori che coinvolgono e di cui schiudono sensi e immaginario. Ci piace immaginare che le radici di In-boscati possano anche scivolarsene da un certo territorio, per trovare di tempo in tempo nuova collocazione e aprire il dialogo ad altri artisti. In-boscati porterà allora con sé traccia sensibile di quella terra che avrà lasciato e riaffonderà nella nuova, al contempo nutrendosene e arricchendola, ogni volta trovando nuovi compagni di viaggio, e come attori e come spett-attori.
Tappe realizzate:
- #1 Campsirago (Il Giardino delle Esperidi Festival, 2011)
- #2 Hanko | The Siren (Hanko Festival, Finlandia, 2012)
- #3 Campsirago | Fuochi (Il Giardino delle Esperidi Festival, 2012)
- #4 Campsirago | Ikariotiko (Il Giardino delle Esperidi Festival, 2013)
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